Controindicazioni
Controindicazioni
L'unica controindicazione per la pratica dei fosfeni è il glaucoma, vale a dire l'ipertensione dei liquidi dell'occhio, che si traduce in forti dolori nel fondo dell'occhio. Può succedere che praticando il Fosfenismo ci si accorga di avere un glaucoma quando ancora non dà sintomi evidenti, potendo quindi intervenire nel suo trattamento con grande anticipo.
Alcune persone, tuttavia, sofferenti di un leggero glaucoma, hanno praticato comunque le fissazioni di sorgenti luminose, contro il nostro parere, prendendo però alcune precauzioni di base: utilizzo di una lampadina più debole (40 watt), posizione più distante dalla lampada, fissazioni più brevi. Il glaucoma non si è evoluto e gli occhi hanno guadagnato in resistenza. Rimane il fatto che in situazioni di questo genere è d'obbligo chiedere sempre consiglio al proprio medico oculista.
Le persone molto sensibili alla luce notano che con la pratica regolare dei fosfeni gli occhi acquisiscono una maggiore resistenza all'abbagliamento e che nel giro di pochi mesi possono fare a meno degli occhiali da sole.
Dopo un'operazione chirurgica (ad esempio cataratta) occorre attendere 2-3 anni prima di poter praticare. Dopo un'operazione laser occorre attendere da 6 mesi ad 1 anno. E' sempre opportuno chiedere al proprio medico oculista.
Su occhi normali l'effetto sulla vista è molto favorevole, a patto di rispettare le norme di illuminazione indicate dal dottor Lefebure, stabilite da più di 40 anni di esperienze su migliaia di casi. D'altra parte, alcuni metodi di rieducazione visiva, come il metodo BATES, utilizzano la luce per ristabilire la vista. In definitiva, la pratica delle brevi fissazioni di sorgenti luminose costituisce un'eccellente ginnastica per gli occhi.
Non bisogna preoccuparsi se all'inizio possono manifestarsi alcune difficoltà di adattamento, come lacrimazione o mal di testa: nel giro di alcuni giorni scompariranno completamente.